Jannik Sinner: Il numero 4 un grandissimo traguardo. Mi sento più forte

Jannik Sinner
Jannik Sinner

Jannik Sinner ha commentato così il netto successo su Carlos Alcaraz nella semifinale dell’Atp Cina 500: «Ho giocato una grande partita. Affrontare Carlos [Alcaraz] non è mai semplice, è un giocatore incredibile. Ci rispettiamo molto. Oggi ho giocato meglio i punti importanti, e un paio hanno fatto la differenza».

Ed ecco il numero 4 della classifica Atp: «E’ un grandissimo traguardo, ma devo dire che sono ancora più fiero dei miei progressi di quest’anno, soprattutto dal punto di vista mentale. Mi sento più forte, e so che ho lavorato tanto anche sul piano fisico, un aspetto su cui spingeremo molto a fine stagione in vista dell’anno prossimo. Sto mantenendo un livello molto continuo per tutta la stagione, e quando ci riesci i punti in classifica arrivano».

Le parole di Jannik Sinner

Grande vittoria su Alcaraz
“Sicuramente è stata una grande partita da parte mia. Giocare contro Carlos non è mai facile, è un tennista incredibile e penso che entrambi abbiamo un enorme rispetto l’uno per l’altro. Oggi ho sentito che forse i punti importanti sono andati a mio favore.”

Unico giocatore a sconfiggere Carlos quattro volte
“So di averlo già battuto prima, ma non tengo conto di quante volte l’ho sconfitto o quante volte ho perso contro di lui. Quello che posso dire è che ogni volta che ci affrontiamo è una grande partita.”

Tre rotture del servizio di Alcaraz nel secondo set
“Il primo set è stato molto diverso dal secondo. Nel primo c’erano molte rotture, nel secondo invece ho avuto l’opportunità di romperlo subito. Sono riuscito a mantenere la calma e a giocare con un alto livello di fiducia.”

Il servizio sarà la chiave nella finale contro Medvedev?
“Certo. Il servizio è importante in ogni partita. Mai vinto contro Daniil, sarà una grande sfida per me.”

Nuovo numero #4 del mondo
“Prima di tutto, penso che sia un grande successo. Sono più orgoglioso di come ho migliorato il mio livello quest’anno, soprattutto mentalmente. Fisicamente so che devo lavorare molto.”

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