
Lorenzo Musetti, reduce dal ko con il numero 158 del mondo Gabriel Diallo in Davis Cup, difende il gruppo Italia: «Nel nostro spogliatoio non c’era nessuna atmosfera da funerale».
Sul suo avversario: «(Diallo, ndr) Non ha mai avuto un calo e il mio obiettivo contro questi battitori è portare al tiebreak il set ma non ci sono riuscuto in entrambi i parziali e il mio rimpianto è questo. Poi lui è stato bravo a non concedermi niente, e se mantiene questa costanza non resterà a lungo 150 del mondo».
Ancora parole importanti sul gruppo: «C’era e c’è ancora un bel clima, nessun rancore o rammarico. Sono state fatte delle scelte, giuste o meno, il capitano le ha fatte e vanno rispettate. L’ambiente in squadra è quello di un gruppo unito e senza lamentele, sia negli spogliatoi che in campo. Una giornata così può far pensare a tante cose ma questa ipotesi la scarterei».
«La gente può dire quel che vuole, – ha infine chiosato – noi rimaniamo una squadra e la squadra è questa punto e basta. Gli assenti da lontano ci hanno mandato il loro supporto: Jannik e Matteo sono in due posizioni diverse, uno è infortunato, l’altro dopo gli US Open ha deciso di staccare un attimo dal campo. Sono due scelte, una forzata e una ragionata che vanno rispettate».
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