
Nell’incontro di sedicesimi di finale a Roma, Fabio Fognini cede il passo al giovane danese Holger Rune, classificato al 7° posto mondiale. Un match iniziato tra fischi del pubblico per Rune, ma conclusosi con applausi condivisi con Fognini, l’idolo locale sconfitto.
La differenza di ritmo, di peso e di profondità del gioco tra il 20enne danese e l’italiano, 35 anni e attualmente al 130° posto della classifica mondiale, è risultata evidente. Un 6-4 6-2 che resterà impresso negli annali, segna un’ora e 14 minuti di partita che evidenzia l’ampio gap tra i due tennisti.
Nonostante il temperamento fumantino di Rune abbia rischiato di scatenare la reazione dei 5.000 spettatori presenti alla Grand Stand Arena, fortunatamente il match non ha mai virato verso la rissa.
Rune ha dimostrato la sua forza sul campo nonostante le tensioni, mettendo in evidenza i suoi colpi profondi e incisivi. Fognini, sebbene abbia lottato con tenacia, non è riuscito a contrastare l’abilità del giovane danese.
Nonostante la sconfitta, Fognini ha dichiarato di essere soddisfatto del suo torneo: “Chi avrebbe detto che sarei riuscito ad arrivare al terzo turno? Dopo l’infortunio di Estoril ero rimasto fermo e solo la scorsa settimana ho provato a fare un set e mi sentivo spaesato.” Adesso l’obiettivo dell’azzurro è tornare al livello che gli compete. “Rune? Ha un carattere forte, salirà più in alto di quello che è ora”, ha concluso Fognini.
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