
Quindici mesi dopo e, dopo un’indagine approfondita sul caso, le prove trovate sono insufficienti per l’ATP per intraprendere qualsiasi azione disciplinare contro Alexander Zverev.
Dopo un processo di ricerca, è stato stabilito che mancano prove affidabili e resoconti di testimoni oculari, oltre alle dichiarazioni contraddittorie di Sharypova e di altri intervistati. Pertanto, l’inchiesta non è stata in grado di comprovare le accuse di abuso.
Si tratta di presunti episodi di violenza di genere in passato ( risalenti allo Shanghai Masters 1000 del 2019 ) subiti dalla sua ex compagna, Olya Sharypova.
Tuttavia, questa determinazione può essere rivalutata se vengono alla luce nuove prove o se un procedimento legale rivela violazioni delle regole ATP.
Il tennista professionista ha sistematicamente negato tutte le accuse ma ha sostenuto le indagini affinché non ci siano dubbi sulla sua integrità.
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